LA RELAZIONE DEL SEGRETARIO USCENTE



RELAZIONE DEL SEGRETARIO USCENTE
Quando lo scorso anno accettai in maniera ingenua e disinteressata di essere il vostro segretario, alcuni amici di diverso colore politico mi avvertirono che la politica era molto diversa da quanto mi aspettavo. Mi sono reso conto che conoscevo in maniera superficiale e idealizzavo gli iscritti di Marostica, inoltre ignoravo i vertici del PD di Vicenza, cambiati in questi anni di fusione fredda DC-PCI, poiché in questi 30 anni non avevo fatto politica attiva, ma dato il massimo nel mio lavoro di medico e nella famiglia con un risultato positivo.
Nel mio programma un anno fa avevo espresso alcuni obiettivi che erano:
1) rivalutazione degli organi statutari (assemblea-direttivo-tesoriere-coordinatore); 
2) deleghe ad iscritti su singoli problemi (giornale, incontri, gazebo…); 
3) collaborazione stretta con la lista civica; 
4) lettera mensile agli iscritti (e-mail o per posta), della quale mi incarico; 
5) incontri mensili del direttivo allargato con argomenti specifici di formazione (es: all’inizio della riunione relazione di un esperto a trattare un argomento con competenza); 
6) allargare la base degli iscritti con opportune iniziative, delle quali la principale sarà la gestione delle primarie; 
7) cercare di essere presente nel territorio con competenza, onestà e trasparenza a difesa dei cittadini in difficoltà e di coloro che con le loro iniziative possono contribuire allo sviluppo sociale, morale ed economico della città.
Ho lavorato a tempo pieno, soprattutto per organizzare le primarie e le elezioni politiche e mantenere una rete di informazione tra iscritti e simpatizanti, non utilizzando il PD per scopi personali, ma mettendomi al servizio del partito e della mia città. Ho organizzato degli incontri pubblici e dopo quello con la Puppato sono stato attaccato. 
Alle elezioni comunali ho evidenziato i limiti della politica marosticense che hanno trovato una sponda nella cultura della vecchia DC (quella che ha eliminato il Prof. Mario Consolaro, al quale è dedicato il nostro circolo, togliendo una cultura progettuale alla città), che ho scoperto controlla il partito provinciale: sono giocatori delle tre carte, che non rispettano statuto e regolamenti: è la vecchia politica che affossa l’Italia e la allontana dall’Europa. A Vicenza non ho trovato il PD, ma l’UDC e concordo con quanto affermato in questi giorni da Monti. Mi sono fidato di loro e questi si sono alleati con chi in questi ultimi 10 anni hanno gestito alle elezioni comunali i voti del PD di Marostica attraverso il Gruppo Civico, scavalcando talora gli iscritti come per esempio togliendo nelle precedenti amministrative la dizione Centro Sinistra dalla lista civica con un colpo di mano. Ora, dopo aver negato visibilità locale al PD, quasi vergognandosi, hanno come rifondato un nuovo PD, che spero non sia a loro uso e consumo tornando ai metodi dei dorotei della prima repubblica e confondendo i giovani. 
Ho il sospetto che le tessere fatte da Chiara Louisetto su mandato di Ginato, senza il consenso del segretario e del consiglio direttivo contro il regolamento, siano illegali e potrebbero invalidare il congresso con un ricorso alla commissione elettorale provinciale e regionale. Non è pensabile infatti scavalcare il segretario del circolo perché è antipatico o non obbedisce ai tuoi ordini, con la segreteria provinciale che avvalla. E’ come mi fosse antipatico il sindaco di Marostica ed andassi a pagare le tasse a Bassano.
Ho trovato ossigeno nei renziani della prima ora ai quali mi sono avvicinato in tempi non sospetti, votando Renzi alle primarie, suscitando pure disappunto ed incomprensione negli iscritti a Marostica. Ho trovato che la pensano proprio come me ed il mio comportamento a Marostica è stato in linea con quello di Matteo Renzi.
Alla fine il mio scopo era di portare il PD di Marostica alla visibilità anche con le sue contraddizioni per suscitare una crescita politica fuori dalle mafie locali e ciò è avvenuto. Ne è scaturita una nuova amministrazione comunale, che ha la novità di un completo ricambio generazionale, (con però il pericolo di incompetenza) con un programma molto vago ed una protezione di persone delle vecchie amministrazioni senza autocritica (Bertacco, Zanforlin, Bertazzo, prima avversari mortali ed ora alleati): a questa non ho rivolto finora critiche dando tempo. 
Non mi ricandido a segretario per il principio, che rispetto, dell’avvicendamento e ringrazio tutti per avermi permesso un anno intenso di crescita politica e culturale come cittadino in prestito temporaneo alla politica, che ne esce però notelvolmente preoccupato per le future generazioni.

Solo con la presentazione di un’unica lista potrei riconsiderare la mia candidatura in un’ottica di servizio.

Qui cessano le mie funzioni, non metto ai voti una Presidenza di questa assemblea, poiché non posso assumermi la responsabilità di un tesseramento probabilemente illegale effettuato senza l’autorizzazione del segretario e del direttivo del circolo da Chiara Luisetto della segretria provinciale, contro il regolamento che prevede la responsabilità del segretario nel tesseramento. Tale comportamento illecito può avere anche risvolti penali. Qui c’è il Presidente della commissione elettorale provinciale che, se ha avallato questo agire, se ne deve assumere fino in fondo le responsabilità.

Marostica, 21 ottobre 2013                                                                                
                                                                                    Dr. Federico Morello

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